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lunedì 2 dicembre 2013

Bilancio delle semine

Manca poco all'inverno, è ora di fare un bilancio di questa stagione delle semine.
C'è poco da dire. E' stata parecchio deludente, tra freddo fino ai primi di giugno, grandinate, trombe d'aria e sbalzi di temperatura di tutte le semine fatte sono sopravvisute ben poche piante.
Soprattutto quelle di pomodoro. Le altre semine ancora peggio, i peperoni (Nardello, Doux long des landes e Petit Marseillais) stanno praticamente maturando ora in casa appesi in cucina, e quei 4 che ho raccolto a fine ottobre erano amarissimi. Zucchine e fagiolini non sono riusciti ad andare in fruttificazione, distrutti dal cattivo tempo e anche per loro nulla da fare.
La luffa ha fatto i fiori a metà ottobre, proprio nel periodo sbagliato visto che ha fatto tanta pioggia e le temperature non erano indicate per la crescita... sostanzialmente tutte le piante sono state in ritardo di circa un mese e mezzo rispetto allo scorso anno.
Le aromatiche invece hanno retto bene, e anche le due nuove piante di lavanda, che stanno crescendo nell'orto.





















Quindi farò un resoconto della stagione per i pomodori.
















Avevo seminato 11 diverse varietà ma sono riuscita a raccoglierne solo 4 (di cui solo Black Cherry e lo Zuccherino hanno fatto frutti in quantità decente), un bel pò deludente anche perchè contavo di ricavarne parecchi semi per gli scambi. Ma del resto Madre Natura decide e noi ci dobbiamo adeguare.

Le semine
Per tutti le semine sono iniziate nel periodo di  gennaio/febbraio ma non sono andate a buon fine, quindi ho deciso di riseminare molto tardi verso i primi di aprile, dato che il tempo era decisamente freddo e piovoso e il rischio di perdere le piccole piantine era alto.
Ho seguito il calendario biodinamico e aspettato il periodo adatto per la semina (frutti) il 2 di aprile in casa usando delle serrette autocostruite e tenendo costantemente il terriccio umido. Ho usato come contenitori scatolette di latta, bicchierini di yogurt e cialde in torba. Quest'ultime vanno tenute costantemente bagnate, altrimenti si perde il seme.
Il terriccio usato era composto da un mix di torba, zeolite e terriccio della mia compostiera in parti uguali.
Dopo circa 10/15 giorni sono spuntati i primi germogli e 10 giorni dopo le foglie vere.

Messa a dimora
Il trapianto in vaso e piena terra l'ho fatto il 26 maggio, decisamente molto in ritardo e ho anche temuto che non ce la facessero visto il continuo mal tempo. Le temperature erano molto basse per il periodo. Notturne sui 9°/10° mentre per le diurne 16°/18°.

Concimazione
Preparazione del terriccio con humus di lombrico e terriccio comune con zeolite mischiata per il vaso, invece nell'orto non ho toccato nulla avendo lasciato i residui dei pomodori sminuzzati della scorsa estate bagnati con un pò di macerato di ortica e ricoperti con la paglia. Nessuna lavorazione del terreno, giusto una leggera aggiustata ai bancali che erano ceduti un pò a causa delle pioggie.
Dopo il trapianto, passata una settimana, ho dato del macerato di ortica proporzione 1:10 per due volte, inizio e fine settimana.

Irrigazione
Per tutti ho usato il sistema goccia a goccia. Fino alla fioritura non ho dato eccessivamente acqua (ogni due giorni) per favorire la penetrazione nel terreno dell'apparato radicale, dopo la formazione dei piccoli frutti ho aumentano un pò la frequenza (ogni giorno) fino alla formazione completa dei frutti, quando sono tornata a bagnare la pianta ogni due/tre giorni. I fabbisogni idrici variano in base alle condizioni ambientali (clima e terreno) ed al tipo di pomodoro, l'importante è bagnare con regolarità.
Ho usato uno spesso strato di paglia per pacciamare anche nel vaso, questo ha aiutato a mantenere sempre costate l'umidità del terreno e proteggere l'apparato radicale sia dagli sbalzi di temperatura che dal sole eccessivo.

Resoconto
Di alcuni pomodori che sono riuscita a far crescere posto le foto e alcune considerazioni sul loro gusto e coltivazione, oltre alle varietà antiche per pura curiosità ho seminato anche degli ibridi, che come sospettavo, non mi hanno per nulla convinta. Ecco l'elenco:
  • White Cherry
  • Black Cherry
  • Ciliegino rosso zuccherino (Zuckertraube)
  • Yellow Perfection
  • Nero di Crimea
  • Orange Strawberry
  • Pear Shaped
  • Zebrino (Mollie?)
  • Red Robin
  • Yellow Pigmy
  • Sungold
Risultati finali e un pò di notizie storiche.

White Cherry













Di questo tipo di pomodoro non sono riuscita a trovare notizie sicure, alcuni lo danno come una vecchia varietà proveniente dal Messico, mentre altri dalla Germania. Se avete notizie a riguardo contattatemi.

Pomodoro ciliegino dal sapore dolcissimo quasi fruttato, molto saporito e non acido. Polposo con molti semi, buccia sottile. Il colore giallo varia dal chiaro all'avorio. Dipende molto dall'esposizione solare che prende. Difatti sulla mia pianta ne avevo di colori diversi.
Indeterminato. Cresce molto in altezza anche se coltivato in vaso/sacco. Avendolo coltivato solo in sacco ho tenuto controllata l'altezza cimando e sfemminellando, tenendolo massimo alto 1,0 mt.
La mia pianta era in sacco di iuta e ho notato che nelle ore più calde ha risentito molto, ho provveduto mettendo come filtro una tenda di bambù che faceva da schermatura.
Ha sofferto un pò delle variazioni climatiche, si è sviluppata bene anche in vaso ma necessita di bastone con ramificazioni per sostenere tutta la pianta dato che tende ad allargarsi in orizzontale.
Produttività della pianta: media. A causa del cattivo tempo. Da ripiantare il prossimo anno.

Black Cherry














I pomodori neri sono nativi dell'Ucraina meridionale e i loro semi sono stati poi distribuiti in tutta la Russia occidentale dopo la guerra di Crimea da soldati di ritorno a casa dal fronte durante il 19° secolo. Anche se i pomodori neri in origine esistevano solo in una zona relativamente piccola nella penisola di Crimea ed erano limitati a solo una manciata di varietà riconoscibili, negli anni a seguire, nuove varietà di tutte le forme e dimensioni cominciarono ad apparire in tutto l'Impero Russo.Oggi ci sono almeno cinquanta varietà di pomodoro nero presenti nei territori dell'ex Unione Sovietica, così come quasi una dozzina di altri tipi di nuovi pomodori neri che sono nati altrove, in particolare in Germania, ex Jugoslavia e negli Stati Uniti.

Pomodoro dal sapore dolce e anche un pò sapido, non comune e poco acido. Polposo con molti semi, buccia sottile. Il colore che ho ottenuto non è propriamente nero, va dal marrone scuro al mogano. Anche per questa specie dipende molto dall'esposizione solare che prende.
Indeterminato. Cresce molto in altezza anche se coltivato in vaso/sacco. Rimane leggermente più basso rispetto agli altri ciliegini 1,20 mt. circa invece che 1,50 mt. dello zuccherino.
Le due piante erano in piena terra, hanno sviluppato in breve tempo un fusto robusto e molte foglie. Fiori bellissimi e tanti frutti, grappoli di circa 6/8 frutti.
Non ho avuto nessun attacco di insetti o muffe, pianta molto resistente anche agli sbalzi di temperatura.
Produttività della pianta: alta, ho ancora in maturazione in casa i pomodori.

Ciliegino rosso zuccherino (Zuckertraube)














Questa varietà è relativamente giovane 2007, coltivata presso l'azieda biodinamica tedesca Bingenheimer Seeds AG è stata inserita nel circuito dei Seed Saver Exchange nel 2008.

Pomodoro ciliegino dal sapore estremamente dolce e poco acido. Polposo con molti semi, buccia sottile.
Di un bel colore rosso acceso, matura abbastanza in fretta fa tantissimi grappoli di circa 10/15 pomodori.
Indeterminato. Cresce molto in altezza anche se coltivato in vaso/sacco. Circa 1,50 mt.
Quest'anno ho deciso di coltivare le piante solo in piena terra, a differenza dello scorso anno dove erano anche in sacco. Hanno sviluppato tantissimi rami e foglie, tanto da occupare interamente l'intero bancale.
Foglie molto belle e lanceolate, fiori piccolini ma molto profumati.
Non ho avuto nessun attacco di insetti o muffe, pianta molto resistente anche agli sbalzi di temperatura un pò meno per l'eccesso di pioggia che ha provocato qualche spaccatura dei frutti.
Produttività della pianta: alta, ho ancora in maturazione in casa i pomodori.

Yellow Perfection

























Questa antica varietà a foglia di patata è originaria di una vecchia azienda di sementi britanniche.
Vincitore nel 2011 del RHS AWARD OF GARDEN MERIT.

Pomodoro dal sapore estremamente dolce un pò piccante e poco acido. Polposo con molti semi, buccia sottile. Il colore giallo (come per il White cherry) varia dal chiaro all'avorio. Dipende molto dall'esposizione solare che prende. Grappoli di circa 6/8 pomodori. La dimensione dei frutti varia dai 2,5 ai 5,5 cm. Le foglie sono laceolate a patata di un bel verde acceso.
Indeterminato. Cresce molto in altezza anche se coltivato in vaso/sacco. Circa 1,20 mt. Necessita di sostegni. Questa è l'unica pianta sopravvissuta alla grandine, ha subito un bel pò di danni ma ha resistito.
Coltivata in sacco.
Non ho avuto nessun attacco di insetti o muffe, pianta molto resistente anche agli sbalzi di temperatura un pò meno per l'eccesso di pioggia che ha provocato qualche spaccatura dei frutti.
Produttività della pianta: bassa a causa della grandine, da ripiantare il prossimo anno.

Nero di Crimea














Il Nero di Crimea (Black Krim) è uno delle più antiche e popolari varietà di pomodori neri. Conosciuto anche come Black Crimea è stato trovato nel 1990 da Lars Olov Rosenstrom sull'isola di Krim nel Mar Nero (ex Unione Sovietica).

Pomodoro dal sapore molto aromatico, mediamente acidulo e decisamente non comune se si è abituati a mangiare i classici pomodori industriali. Polpa molto soda, carnosa con pochi semi, buccia abbastanza spessa. Da consumare in insalata. Il colore è quello di marrone scuro, mogano, con variazioni quasi nere.
E' ricco di licopene uno degli antiossidanti più potenti presenti in natura è contenuto in grandi quantità nei pomodori, maggiormente in quelli di colore nero.
Indeterminato. Cresce molto in altezza se non cimata. Il mio errore è stato quello di non far sviluppare solo due fusti principali perdendo così la possibilità di avere frutti più grossi e grappoli con frutti più numerosi.
Necessita di sostegni e le foglie sono di un bel verde, molto produttive.
Tende a sviluppare i frutti molto velocemente e i pomodori sono riusciti a maturare (nonostante il cattivo tempo) nel giro circa di due mesi e mezzo.
Non ho avuto nessun attacco di insetti o muffe, pianta molto resistente anche agli sbalzi di temperatura un pò meno per l'eccesso di pioggia che ha provocato qualche spaccatura dei frutti.
Produttività della pianta: bassa a causa della grandine e del cattivo tempo, da ripiantare il prossimo anno.

Orange Strawberry













I semi per quello che diventerà noto come Orange Strawberry furono inviati a Carolyn Male, da Marjorie Morris dell'Indiana. Sviluppato da un seme "off-type" (coltivazione che si discosta in una o più caratteristiche dalla descrizione ufficiale della varietà) della varietà di sementi commerciali Pineapple. Inserito per la prima volta nell'annuario dei Seed Saver Exchange nel 1995 dalla Dr. Carolyn Male.

Pomodoro dal sapore robusto, dolce ma non stucchevole, poco acido ideale sia per il consumo in insalata che per le salse. I frutti sono carnosi di colore arancio sono a volte a forma di cuore di bue, a volte di cuore e talvolta più rotondi. La buccia è media. Le foglie sono regolari. Pochi semi.
Non ho potuto coltivarlo direttamente nel mio orto per via dello spazio, dato che cresce molto come dimensioni quasi quanto un cuore di bue classico. Quindi l'ho fatto "adottare" dall'orto dei miei suoceri.
Nessun attacco di insetti o muffe, pianta molto resistente, incredibilmente prolifica.
Produttività della pianta: molto alta, da ripiantare il prossimo anno.

Pear Shaped

Parte del raccolto 2012































Il Pear shaped è una varietà molto antica, coltivato in Europa fin nel lontano 17°secolo. Il biologo Christiaan Hendrik Persoon è stato il primo a registralo nella sua Synopsis plantarum nel 1805.
La varietà si è diffusa abbastanza rapidamente nel Nord America.
1825: La Hudson Bay Company a Fort Vancouver, anche se principalmente aveva come campo di affari quello di pellicce del nord-ovest, gestiva anche una fattoria con verdure, frutta, erbe e fiori e tra i quali vendeva i Pear shaped.
1847: Era una delle tre varietà di pomodoro registrate per essere coltivate negli Stati Uniti
1863: 100 varietà di semi di pomodoro sono state vendute nei territori occidentali (Utah e Colorado) dal venditore di semi Joseph Ellis, incluso il Pear shaped.
1934: La Oscar Will & Co. (Bismarck, ND) introduce la varietà Fargo Yellow Pear.
1983: La varietà Yellow Pear Beam viene presentata al Seed Savers Exchange (SSE), associazione leader nella conservazione delle sementi antiche.
1998: 25 sono le varietà di Pear shaped offerte dalla SSE.
Fonte: http://www.tomatodirt.com/yellow-pear-tomato.html

Uno dei miei favoriti! Questo pomodoro dal sapore delicato, dolce e per nulla acido è perfetto nelle insalate. I frutti gialli a forma di pera sono prodotti in grappoli. Non eccessivamente polposo ha pochi semi e la pelle è molto sottile.
Indeterminato. Cresce molto in altezza se non cimata. Se coltivato in vaso, è consigliabile fornire alla pianta dei sostegni in orizzontale, per permettere alle ramificazioni di svilupparsi in questo senso, piuttosto che farlo crescere troppo in altezza, si ottengono maggiori frutti e meno dispersione di nutrimento della pianta stessa.
Pianta molto resistente anche agli sbalzi di temperatura, che produce fino a ottobre circa. Mi avevano detto che è incline ad essere attaccata dalla peronospora ma non ho avuto nessun riscontro.
Produttività della pianta: bassa a causa della grandine e del cattivo tempo, da ripiantare il prossimo anno.

Zebrino (Mollie?)













Di questo pomodoro non ho notizie certe, il seme mi è stato dato da Cristian, un ragazzo che coltiva il suo orto sul balcone nel pieno centro di Milano!
Lui l'ha trovato in un supermercato con il nome di Zebrino e come indicazioni davano una semente antica.
Ma facendo ricerche sul web ho trovato che in Svezia (!) c'è una ditta che coltiva un'ottantina circa di pomodori in serra, con sistemi naturali e senza pesticidi, riciclando anche le acque per le innaffiature.
http://www.vikentomater.se/tomater/bassortiment/
Il pomodoro mi sembra uguale al mio. Si chiama Mollie e vi metto la foto:












Anche l'interno è simile. Se qualcuno ha delle notizie più dettagliate mi contatti.
Questo pomodoro l'ho dato in affidamento sempre all'orto dei miei suoceri, quindi non ho il dettaglio della coltivazione.
Come sapore è molto particolare, non dolcissimo, piuttosto piccante, carnoso con pochi semi, la polpa è molto rossa. Mangiato in insalata non è l'ideale. Cotto con delle carni ci guadagna in sapore.
Se ho spazio il prossimo anno provo a riseminarlo.


Red Robin e Yellow Pigmy

Red Robin















Yellow Pigmy













Queste due varietà le ho acquistate appositamente per donarle poi a mia mamma che non ha spazio e quindi andavano molto bene per un balconcino.
Il Red Robin è stato creato dalla compagnia sementiera giapponese Seed Sakata ed è un ibrido F1
Mentre per lo Yellow Pygmy non ho trovato molte notizie, pare sia una semente antica probabilmente originaria del Messico e inserita per la prima volta nel catalogo dei Seed Saver Exchange nel 2011 ma era già conosciuto nel 2007. Se avete notizie fatemi sapere.

Purtroppo entrambe le piante sono state distrutte dalla tromba d'aria che è passata a trovarmi quest'anno per ben due volte, e quindi non sono riuscita ad avere nessun tipo di frutto. Le uniche osservazioni che posso scrivere sono legate alle altezze, entrambe le piante non hanno superato i 30/35 cm e si stavano sviluppando a cespuglio.
Proverò a riseminarle il prossimo anno.

SunGold F1


























Questo pomodoro è un altro ibrido F1 creato nel 1992 dalla ditta giapponese Tokita Seed Co.Ltd.
Introdotto nei mercati americani e inglesi dalla Thompson e Morgan nel 1992.
Ha vinto diversi premi per via del suo gusto molto dolce.

Ho provato a coltivarlo comprando una bustina di pochissimi semi dall'Inghilterra per puro sfizio.
Effettivamente il sapore è molto dolce per essere quello di un pomodoro, ha un retrogusto quasi fruttato.
Non mi è piaciuto particolarmente. Pelle molto sottile, mediamente polposo con pochissimi semi.
E' cresciuta molto in altezza e ha fatto diversi frutti in grappoli stranamente troppo lunghi per i miei gusti.
La pianta non ha creato problemi di muffe o attacchi di insetti.
Non credo che la seminerò nuovamente.

In conclusione i miei preferiti in assoluto rimangono il Pear Shaped, Black e White cherry e lo Zuccherino.
E' stato comunque estremamente interessante poter vedere lo svilupparsi di tante varietà di sementi. E' meravigliosa la biodiversità e va assolutamente protetta!
La prossima primavera ho in serbo tantissimi tipi di pomodori da sperimentare, frutto di scambi e acquisti.
Farò poi una selezione per riuscire a decidere quali seminare. Ma sicuramente saranno molti di più di quelli che ho tentato di coltivare quest'anno, sperando anche nella collaborazione di Madre Natura!




mercoledì 9 ottobre 2013

Carota, usa la testa!

Aggiornamento post! 3 giugno 2014
Sono passati 8 mesi da quando ho messo le teste di carota Cosmic Purple in vaso e finalmente ecco che spuntano i fiori! Se tutto va come deve, presto avrò i miei primissimi semi autoprodotti di carota! :)













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Quest'anno sono riuscita ad ottenere le mie prime carote di colori diversi, rosse, gialle, arancioni, piccole e tonde. Una soddisfazione maggiore perchè sono state coltivate in vaso, tutte naturali!
Cosmic Purple, Red Dragon per quelle rosse, Solar Yellow per quelle gialle e per le piccole Baby carrot e Parisian market, mentre le classiche arancioni sono le Chioggia selezione Nantese.













Non avendo tantissimi semi di quelle rosse ho deciso di provare a ottenerne di altri usando la testa della carota. Avevo letto che era possibile farlo su un libro di Bill Mollison, mi pare che si chiamasse "Introduzione alla permacultura". Facendo poi delle ricerche sul web ho trovato diverse tecniche e ne ho creato una mia usando un pò di informazioni varie.
Ho preso la parte alta della carota tenendone un moncone dell'altezza di circa 1,5/2 cm. Eliminato il fogliame e lasciato solo una piccola parte.

Poi con un contenitore per uova in plastica, una spugnetta, un sacchetto per alimenti e una vecchia bottiglietta di plastica ho creato delle mini serrette.
La spugna l'ho tagliata in misura per collocarla all'interno del contenitore per le uova, l'ho bagnata abbastanza (non si deve inzuppare). Poi ho messo i monconi delle carote e inserito il tutto dentro al sacchetto per alimenti, chiudendolo con un laccetto e avendo cura di fare due o tre piccoli buchini, per mantenere l'areazione.
Li ho messi in casa in una zona dove arriva molta luce, ma non direttamente sotto al sole.
Dopo circa una settimana ecco spuntare le foglie dai monconi delle carote.







































Dopo circa 9 giorni sono arrivate anche le radici













Ho tolto quindi le carote dalle mini serre e provveduto a metterle dentro a dei contenitori riempiti di terriccio e lasciate fuori. I moncherini li ho interrati completamente, lasciando solo gli steli e le foglie in superficie.













Dopo una settimana le foglie sono cresciute, direi che la prima fase dell'esperimento funziona. Unica accortezza, se avete più teste di carote diverse (come specie) non mettetele tutte assieme ma tenetele ben separate, altrimenti quando si formeranno i fiori rischierete di ibridare le piante. Cosa carina da fare come esperimento, un pò meno se dovete avere i semi "in purezza".













Ora attendo che si formino i fiori, so che sarà abbastanza lungo il processo, considerando poi che si va nella stagione fredda. Per questo ora le carote sono ospitate nella serretta, ancora aperta per un pò.
Non appena ci saranno sviluppi significativi provvederò ad aggiornare il post.

venerdì 4 ottobre 2013

Un mais meraviglioso

Un po' di giorni fa mi è arrivato un graditissimo dono da parte di una fantastica ragazza di nome Roberta Rossini. Con la sua azienda agricola, rigorosamente senza l'uso di prodotti chimici, coltiva meraviglie vegetali ed erbe.
Se siete in zona Bracciano o comunque nel Lazio vi consiglio di farci un salto, scoprirete una donna che con generosità organizza anche corsi per il riconoscimento delle erbe assieme ad altri fantastici ragazzi.
La sua pagina di Facebook è questa: https://www.facebook.com/pages/Azienda-Agricola-di-Roberta-Rossini/114098555394596 guardate la sezione foto, c'è da perdersi!

Apro la busta e vedo queste meraviglie in foto













Fantastico! Colorato, nero, grigio, rosso fuoco, arancio, bianco con macchie nere e il mio preferito quello che Roberta ha soprannominato "mais sole".
Mi sono documentata un pò su questo mais è ho scoperto che deriva da quello usato dai Nativi Americani e ha avuto diverse "personalizzazioni", fatte da appassionati che tendono a mantenere vivo questo patrimonio genetico rendendolo sempre più unico e variegato.
Ad esempio c'è Dave Christensen che una trentina di anni fa ha cominciato a coltivare varietà rare di mais resistenti al freddo del nord in Montana che ha chiamato Painted Mountain.
Tramite diversi incroci è riuscito ad ottenere queste opere della natura












Oppure Joseph Lofthouse che ha creato altre varietà partendo sempre dai semi delle varie tribù native americane, Anasazi, Cherokee e Hopi e mais Inca e Atzechi.

















Quelli che mi ha mandato Roberta quindi arrivano da questi tipi di incroci. Che non sono da considerarsi OGM ma bensì a impollinazione aperta.
L'impollinazione aperta avviene per insetti, uccelli, vento, esseri umani o altri meccanismi naturali. Poichè non ci sono restrizioni sul flusso di polline tra gli individui, le piante a impollinazione sono geneticamente diverse. Ciò può causare una maggiore quantità di variazioni all'interno di popolazioni di piante, che permetterà loro di adattarsi lentamente alle condizioni di crescita locali e climatiche di anno in anno.
Finchè il polline non viene condiviso tra diverse varietà all'interno della stessa specie, le sementi prodotte rimarranno dello stesso tipo anno dopo anno.

Ecco i tipi che ho a disposizione per tentare i miei esperimenti.

Hopi Chinmark Corn (Mais sole)
















Mais dai chicchi arancioni con striature color panna, cresciuto nei pressi di Moenkopi e utilizzato per essere arrostito.

Cherry Flavored Sweet Corn
















Mais rosso con foglie rosse, con dei chicchi molto zuccherini e aromatici.

Mais miscuglio Hopi (potrebbe essere anche il Painted Mountain, ma attendo conferma)













Mais fragola (Strawberry Popcorn)
















E' una piccola pianta (alta meno di un metro) che fa queste bellissime pannocchie con i chicchi rossi, perfetti per fare i popcorn o usarli come elementi decorativi.

Mais Jade Blue

Fonte foto: http://homegrown-revolution.co.uk/













Sono riuscita a recuperare anche un ulteriore varietà di mais il Jade Blue
Rimane molto piccola
, crescendo massimo 40 cm, chi l'ha coltivata assicura che producono un buon 2-3 pannocchie per pianta. Quindi perfetto per la coltivazione in vaso.

La pannocchia si può cuocere alla griglia con burro e parmigiano, ha un sapore non dolce.

Che dire, non vedo l'ora che arrivi la primavera, per poter fare tutte le semine necessarie. Visto che sono piante che non diventano molto alte ho deciso che le metterò in sacchi o vasoni grandi e alti per poterle consociare con quelle di pomodoro ciliegino o di fagiolini. Il loro fusto servirà come supporto per la crescita.
Altre invece dovrei riuscire a seminarle nella zona delle aromatiche, dove ho ancora degli spazi liberi.
Proverò anche a tentare qualche incrocio made in Orticino. E magari chissà, ottenere qualche altra varietà di colorazione! :D

giovedì 12 settembre 2013

Come ottenere i semi dai pomodori coltivati















Da un pò di tempo alcuni amici mi hanno chiesto di fare una piccola guida per poter ottenere dei semi dagli ortaggi che si coltivano e in particolare i pomodori.
Ogni singolo coltivatore ha le sue varianti che con l'esperienza e gli errori aggiunge o cambia, questo è il mio metodo.

Dalla vostra pianta scegliete un pomodoro che vi sembra migliore rispetto a quelli presenti, possibilmente da scegliere tra i primi due palchi della pianta perchè conserverà meglio le caratteristiche genetiche, lo segnate con un nastro, un pezzetto di spago e lo lasciate crescere un pò più a lungo degli altri, deve essere molto maturo ma non marcio.
Una volta giunto a maturazione lo tagliate a metà. Nell'esempio un pomodoro ciliegino.













Prendete un contenitore pulito (io riciclo confezioni varie, ma va bene anche un bicchiere di plastica o vetro) e spremete il pomodoro facendone uscire i semi e anche la polpa.













Fino a quando vi rimane solo la buccia.













Continuate anche con il resto dei pomodori arrivando ad un risultato simile come nella foto.













Se il pomodoro è abbastanza acquoso non serve aggiungere acqua, nel caso della foto ne ho messa un pò, così macera meglio.

Poi lo coprite con della carta per alimenti trasparente e lo etichettate con il nome del pomodoro e la data di lavorazione, mi raccomando di farlo subito e per tutti, se avete più varietà di pomodoro poi diventa difficoltoso ricordarsi il nome! :)
Lo mettete in un luogo fresco e non direttamente sotto i raggi solari e attendete.













Trascorsi 3/4 giorni dovreste vedere sulla superficie del contenitore la muffa, non spaventatevi perchè è esattamente lo scopo che si deve raggiungere.













Quello che si è formato è un processo di fermentazione che genera un fungo, il Geotrichum candidum
che garantisce la disinfezione dei semi.

Ecco come si presenta il contenitore una volta tolta la muffa













Togliete la patina che si è formata aiutandovi con un cucchiaino (ne ho uno che uso solo per queste cose) e con molta delicatezza fate colare l'acqua nel lavandino, poi mettetene di altra pulita e risvuotate per un paio di volte. Fate attenzione che i semini tendono ad uscire assieme ai residui.
Lasciateli per 5 minuti circa a mollo in acqua pulita tiepida.













Passati i 5 minuti metteteli dentro ad un colino a maglie molto sottili e sciacquateli sotto acqua tiepida.













Lasciate colare l'acqua in eccesso per un pò circa 10/15 minuti













Per ottenere una migliore essiccazione li stendo su un telaietto che ho costruito appositamente. Favorisce il ricambio di aria senza ostacoli.












Telaietto autocostruito con zanzariera, bastoncini, cartone
delle uova e scotch carta















Altrimenti potete usare senza problemi un piatto, un contenitore basso o anche della carta forno, sconsiglio la carta assorbente da cucina perchè tende ad attaccarsi ai semi.
Disporli ben separati e lasciarli in una zona della casa arieggiata e al riparo dalla luce solare diretta per 2 settimane.
Attenzione alle correnti d'aria che potrebbero far volare i semi, teneteli anche lontano da mobili facilmente raggiungibili da bimbi o animali domestici, per evitare che vadano dispersi! :)
Una volta terminate le 2 settimane potete riporli in buste di carta, vasetti di vetro o altri contenitori etichettandoli per bene con nome, varietà e data di produzione. Se conservati per bene durano 10 anni. L'importante è che non prendano calore e luce del sole diretta.
Personalmente li conservo dentro a bustine di carta pergamena e poi inseriti in un'altra bustina che mi sono costruita, con le varie indicazioni di riconoscimento.













Tutti i semi li ho dentro ad una scatola di legno che rimane sempre chiusa e al buio, con all'interno una bustina di silica gel (quella che si trova nelle borse) per tenere a bada l'eventuale umidità.
Se avete domande o dubbi chiedete! :)